Salvati dalla Sua Vita by Marco Galli - HTML preview

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CAPITOLO 5

LA TEORIA DEL CHRISTUS VICTOR

 

 

 

Avendo [Dio] spogliato i principati e le potestà,

ne ha fatto un pubblico spettacolo,

trionfando su di loro per mezzo della croce.

Lettera ai Colossesi 2:15

 

 

 

Nel 1913 Gustaf Aulén,79 un Pastore luterano, pubblicò il libro Christus Victor (Cristo Vittorioso).80 Nel suo libro egli sosteneva un’idea della salvezza che, a suo dire, sarebbe stata dominante tra i Padri della Chiesa a partire dal II secolo; per questo motivo la definì l’idea Classica e le diede il nome Christus Victor. La notorietà di questo libro crebbe esponenzialmente e la teoria proposta assunse una portata di livello mondiale, spesso sostituendo e a volte integrandosi con le teorie preesistenti e diffondendosi largamente nelle Chiese.

Aulén sosteneva l’esistenza di tre teorie principali della salvezza: la teoria Classica (o Drammatica) che secondo lui sarebbe stata quella professata dai Padri della Chiesa; la teoria Oggettiva (o Latina) della Soddisfazione, di Anselmo d’Aosta, poi evolutasi in Sostituzione Penale; e la teoria Soggettiva (o Umanistica) dell’Influenza Morale, di Pietro Abelardo, teorie che analizzeremo in seguito. Con il termine “oggettiva” descrisse ogni tipo di dottrina che spiegava la riconciliazione come un cambiamento che avrebbe luogo al di fuori dell’uomo, mentre nelle teorie “soggettive” tale cambiamento si produrrebbe nell’uomo; questa classificazione è mantenuta a tutt’oggi. Nel suo libro, Aulén caldeggiò l’idea che la teoria Classica fosse l’unica dottrina professata dai Padri, e quindi la più antica e vicina allo spirito originario della Chiesa e del Nuovo Testamento; sostenne che il tipo Classico poteva essere appellato “l’idea nettamente cristiana della riconciliazione”:81

 

Sono persuaso che nessuna forma di insegnamento cristiano ha un futuro davanti a sé, se non quello di tenere costantemente sotto controllo la realtà del male nel mondo, e andare incontro al male con un canto di battaglia trionfante. Credo quindi che l’idea classica della riconciliazione e del cristianesimo stia tornando, cioè la fede cristiana autentica e genuina.82

 

 

5.1. La teoria del Christus Victor

 

Sebbene la teoria del Christus Victor sia stata presentata solamente nel 1930, nel nostro studio la collochiamo subito dopo la teoria del Riscatto, che abbiamo visto nel precedente capitolo, poiché di fatto l’opera di Aulén fu una reinterpretazione degli stessi autori di quella teoria, che per quasi mille anni aveva dominato il pensiero cristiano. Egli sostenne che la teoria del Riscatto fu male interpretata, e che il riscatto non doveva essere inteso come una transazione a favore del diavolo, quanto piuttosto come liberazione dell’umanità dalle sue catene e dalla schiavitù del peccato e della morte, per mezzo della vittoria trionfale di Cristo; è questo il concetto che, secondo Aulén, i Padri della Chiesa avevano voluto trasmetterci.

L’idea fondamentale della teoria del Christus Victor è che Dio in Cristo, liberando l’uomo dai nemici che lo tengono prigioniero (che Aulén definì i “tiranni”, ovvero il diavolo, il peccato e la morte), riconcilia il mondo con sé stesso; il Dio che riconcilia è egli stesso riconciliato:

 

Questo tipo di visione può essere descritta provvisoriamente come “drammatica”. Il suo tema centrale è l’idea della riconciliazione come conflitto e vittoria divina; Cristo – Cristo Vittorioso – combatte e trionfa sulle potenze maligne del mondo, i “tiranni” sotto i quali l’umanità è in schiavitù e sofferenza, e in lui, Dio riconcilia il mondo con sé stesso […] Dio è raffigurato come in Cristo che porta avanti un conflitto vittorioso contro i poteri del male che sono ostili alla sua volontà. Questo costituisce la riconciliazione, perché il dramma è un dramma cosmico, e la vittoria sulle potenze ostili porta a un nuovo rapporto, un rapporto di riconciliazione, tra Dio e il mondo […] il trionfo sulle potenze avverse è considerato come una riconciliazione di Dio stesso; egli è riconciliato dal medesimo atto in cui riconcilia il mondo con sé stesso.83

 

Dio è il riconciliatore poiché è colui che inizia e compie il lavoro della salvezza, ma è allo stesso tempo riconciliato, poiché i legami delle potenze del male e della morte da cui egli libera, sono ciò che causano l’inimicizia con l’umanità. Liberando l’uomo dal potere del diavolo, Dio lo libera anche dal proprio giudizio di condanna e rimuove il velo di separazione che sussiste tra lui e gli uomini.

Un ulteriore punto che ad Aulén preme sottolineare è che la teoria Classica sia un’opera di Dio continua, cioè compiuta dal Padre unitamente con Cristo, mentre nel caso delle teorie Latine l’opera sarebbe discontinua, ovvero compiuta da Gesù uomo e, per così dire, offerta a Dio Padre per conto degli uomini. Tale discontinuità creerebbe problemi teologici inerenti all’unitarietà della Trinità.

Nel suo libro, Aulén si spinse inoltre ad asserire che la teoria della salvezza proposta da Lutero, a cui viene abitualmente attribuita la formulazione della teoria della Sostituzione Penale, fosse invece una riedizione della teoria Classica e che le sue idee furono del tutto travisate. Leggiamo infatti nel Commentario alla lettera ai Galati di Lutero:84

 

Questi due, il peccato del mondo e la giustizia di Dio si sono incontrati in una lotta mortale. Furiosamente, il peccato del mondo assalì la giustizia di Dio. La giustizia è immortale e invincibile. D’altra parte, il peccato è un potente tiranno che sottomette tutti gli uomini. Questo tiranno si avventa su Cristo. Ma la giustizia di Cristo è inespugnabile. Il risultato è inevitabile. Il peccato è sconfitto e la giustizia trionfa e regna per sempre. Allo stesso modo è stata sconfitta la morte. La morte è l’imperatore del mondo. Colpisce i re, i principi, tutti gli uomini. Ha l’intenzione di distruggere tutta la vita. Ma Cristo ha la vita immortale, e la vita immortale ha ottenuto la vittoria sulla morte. Attraverso Cristo la morte ha perso il suo pungiglione. Cristo è la morte della morte. La maledizione di Dio ha condotto una battaglia simile con la misericordia eterna di Dio in Cristo. La maledizione voleva condannare la misericordia di Dio. Ma non poteva farlo perché la misericordia di Dio è eterna. La maledizione ha dovuto cedere. Se la misericordia di Dio in Cristo avesse perso, Dio stesso avrebbe perso, il che, naturalmente, è impossibile. [...] Il peccato, la morte, l’ira di Dio, l’inferno, il diavolo sono mortificati in Cristo. Dove Cristo è vicino le potenze del male devono tenersi a distanza.85

 

 

5.2. Critiche alla teoria del Christus Victor

 

È innegabile che molto del linguaggio neotestamentario sia improntato a toni trionfalistici e al carattere “conquistatore” dell’opera compiuta da Gesù, basti citare: “Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo”;86Avendo spogliato i principati e le potestà, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce”;87O morte, dov’è la tua vittoria? O morte, dov’è il tuo dardo?”.88 Tuttavia, l’enorme accoglienza e favore riscontrato da tale teoria tra i credenti di moltissime Chiese, non l’hanno risparmiata da numerose critiche da parte dei teologi:

 

  1. Il modello del Christus Victor fallisce nell’identificare la sofferenza e la tragedia presenti sia nella narrativa dei Vangeli, che nella storia dell’umanità. Colin Gunton, sostiene che Aulén fu troppo trionfalistico e non tenne conto degli elementi tragici degli eventi storici. Il prevalere della sofferenza umana in ogni epoca suscita interrogativi sulla natura della vittoria sul male.89 “Negando la realtà della sofferenza e della morte, la teoria dell’espiazione Christus Victor diffama tutti coloro che soffrono e banalizza la tragedia.”90
  2. Altri studiosi hanno sottolineato il fatto che Aulén faceva particolarmente riferimento a Ireneo per sostenere la sua teoria. Tuttavia, per Ireneo, l’incarnazione di Cristo, la sua umanità, era un argomento assolutamente centrale della Ricapitolazione, mentre nel modello Christus Victor sembrerebbe un fatto non necessario. Sempre Gunton, accusa Aulén di essere troppo “Monergista”,91 rendendo la salvezza solo opera di Dio, al punto da negare la piena umanità di Gesù.
  3. Per McGrath, Aulén ha esagerato il suo caso e, sebbene l’idea del Christus Victor fosse presente nell’era patristica, essa è stata una delle tante teorie. Per McGrath, l’unica teoria che può essere considerata come la posizione “Classica” è la redenzione attraverso l’unione con Cristo.92
  4. Aulén sostenne che la vittoria di Cristo si compì per mezzo della croce. Tuttavia, Baker e Green ritengono che ci sia nella teoria “poca spiegazione su come la croce abbia fornito la salvezza.”93
  5. “Che bisogno poteva avere Iddio di discendere dal cielo per vincere il diavolo?”94 È il diavolo così potente da costringere Dio a incarnarsi?

 

 

5.3. Conclusione

 

In conclusione, la teoria del Christus Victor presenta sicuramente un approccio accattivante e avvincente, tuttavia non spiega sufficientemente l’opera di Gesù, e pone un’eccessiva centralità sul ruolo di Satana, mentre gli uomini restano ai margini della scena, spettatori inermi di questa battaglia cosmica. Inoltre, la vita, le opere, la predicazione, i miracoli e gli insegnamenti di Gesù non ricoprono nessuna rilevanza in questa teoria, per la quale Gesù è visto e rappresentato solamente come un guerriero vittorioso. È pur vero che l’umanità necessiti di liberazione dal maligno, dal peccato, dalla morte, etc., ma quest’idea di Aulén non spiega sufficientemente come ciò sia avvenuto e si scontra con l’esperienza quotidiana di ogni Cristiano, laddove il male, la sofferenza e il peccato sembrerebbero tutt’altro che conquistati. Chiudiamo quindi con una riflessione molto chiara da parte del teologo Leon Morris:

 

Questa visione deve essere trattata con un po' d’attenzione, altrimenti finiremo per dire che Dio salva semplicemente perché è forte […] Questa è una conclusione improponibile per chiunque prenda la Bibbia sul serio. Siamo avvisati che questa visione, di per sé, non è adeguata. Ma, combinata con altri punti di vista, deve trovare posto in ogni teoria finalmente esauriente. È importante che Cristo abbia conquistato.95