<<La vacuità è l'eliminazione di tutte le opinioni. Coloro per cui anche la
vacuità è un'opinione son detti inguaribili>>
Nagarjuna
<<La distruzione per liberarsi ha fatto il suo tempo, non è più che un omaggio
di suicidi ad una società di morte, l'elemosina della pia dama di carità di sinistra
ai suoi poveri>>
Raoul Vaneigem
Il nichilismo è una prospettiva banale, un’ipotesi ingiustificabile, un
ideale fallimentare. Il nichilismo è morto. Lunga vita al nichilismo.
La distruzione è già vecchia, siamo già stufi. Le nostre gru distruttive
sono arrugginite e piegate come cazzi mosci. I nostri cannoni hanno
seppellito con gigantesche piramidi di piombo le misere torri che
pretendevano di abbattere.
Esistono codini che recitano da scapigliati, hippy di mestiere, ateisti per
vocazione.
Esiste anche una retorica dell’antiretorica; un comitato centrale ne
decide i parametri e ne assegna i certificati. Ci sono manuali ufficiali di
controcultura e caserme dove si insegna la nonviolenza.
Bisogna evitare la retorica dell’avanguardia, questa via non porta alla
verità. Ma se la verità non è quello che cerchi, allora cavalcala pure.
Bisogna capire cosa si sta cercando: se la verità o se qualcosa da
appioppare a romantici sprovveduti; se l’espiazione o se qualcosa
sgranocchiare durante il film.
Io scrivo qui ciò che non bisogna sostenere e ciò che non bisogna volere:
l’avvento del nichilismo.
Il nichilismo è pura ecceità ed è puro mainstream. Il nichilismo è
un’insalata di preposizioni autoimmunizzanti e luoghi comuni mistici,
punk e new age, condita con storielle sull’Acquario, sulla precessione,
su terroristi ottocenteschi e su martiri del laicismo. E’ una religione
cinica, un titanismo in un’era senza mitologie.
Noi non siamo nulla e non vogliamo nulla. Siamo con tutte le nostre
forze contro il nichilismo e per nessuna patria.
Codesto solo oggi possiam dirti: ciò che non siamo, ciò che non
vogliamo.