Le Mie Idi Di Marzo by Francesco Masocco - HTML preview

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Estraneo

La nube che ricopre

La triste e spoglia Luna

Blocca i suoi raggi A me vitali

Il mio canto, o amata

Non ti arriva più

E ti domandi se io

Ti abbia abbandonato

Non ti muovi, ma mi guardi

Triste speri di sentire

Le mie dolci parole

Che cantano un lamento

Un lamento poderoso

Che invade questa terra

A me sempre stata sconosciuta A me sempre stata nascosta

Vieni qui mia Luna

Balla ancora per me

In questa notte solitaria

Ove perdo il senno

Questa notte sognerò

Magie di cuore e carne

Che come questa vasta terra

A me son straniere

Passo nel baratro

Collera! Ira funesta!

Questa tempesta si scatena

Nelle mie membra, nel mio cuore Lasciandomi rantolare nel dolore

Voi, voi che mi guardate Ditemi, cosa vedete Se non una misera figura Che zoppica nell'atroce buio?

Voi, voi che siete "messia" Della buona condotta

Condannate la mia morale

Che lentamente annega nel male

Che v'ò fatto io?

Mi avete condannato

In questa straziante agonia Che mai volerà via

Come se io fossi segnato

Vedi i vostri volti, vuoti

Con le vostre orbite che mi fissano Ed io nulla posso fare

Queste urla che si sollevano

Dal mio petto tremolante

Si disperdono in queste nuvole

Cariche di piombo e cenere

Riversate sul mio corpo

La tristezza millenaria

Che ascende dal mio ventre

Per distruggere la mia mente

Svanito, mi poso sulla morte

Che unica amica ora è

Il suo abbraccio, freddo e mutilato

Mi libera dal fardello dell'esistenza

Colei che tiene in mano

Fiume, scorri, ti contemplo te che non hai bisogno di sforzi

e la solo forza di gravità ti muove e ti tien vivo

Tronco, cresci, ti adoro te che non hai bisogno di esperienze e il solo sole ti fortifica

con vigore e ti tien possente

Monte, innalzati, mi commuovo te che non hai bisogno di lodi e il solo tremolio della terra

ti solleva e ti tien imponente

Vita, te vita, cosa mi dai?

Te che mi procuri le peggiori disgrazie e la sola tua presenza è una condanna

mi ammutolisce, cosa tiene in piedi te?

Il mio odio? La mia immensa rabbia?

Dimmi vita, cos'è che ti tiene cosi... viva? Che son io per te? Un giuoco? Una burla?

Dimmi vita, riuscirò ancora a sentirmi... vivo?

Era un tempo

Aria di passato che mi riempie

e nel mio interno palpita, sussulta

Odori che non ricordavo

si fanno frizzanti e reali

Aria, aria mancata di una quasi estate non ostante

le rondini ancora non volano

Il sole illumina questi vecchi ricordi che senza di esso non avrei potuto toccare ancora