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<<Alle donne responsabili, civilmente impegnate e in cerca di emozioni
sconvolgenti, non resta che rovesciare il governo, eliminare il sistema
monetario, istituire l'automazione globale e distruggere il sesso maschile>>
Valerie Solanas
Balla per me, Salomè, danza sotto questa luna, stelle gelide e puttane.
Balla su questo madrigale, madama topa trotta, ballerina=mare.
Vieni qui, Salomè, donna stoppa, nuda sul mio caprone.
Vieni, megera, fatti toccare. Lo sai Salomè, l'amore è un compromesso
che non ho alcuna intenzione di accettare. L’amore serve solo a darci
un’altra effimera ragione di vita. L’amore non mi ha mai convinto, ma
solo la fica.
L’amore è indigenza e palpiti e miserabile benessere. L’amore è uno
degli ultimi tabù rimasti in essere.
E poi una donna posso costruirmela anche da solo. Prendo un grosso
tubo cilindrico per il busto e ci attacco due protuberanze per le tette e il
culo.
Le ragazze non esistono in realtà, e non sono mai esistite. Sono solo
un’invenzione misogina, create sulla sagoma di prostitute.
Vieni qui, cocotte, fatti baciare. Ho scommesso un euro che riuscivo a
trombarti in questo stesso locale. Se mi fai vincere facciamo 50
centesimi a testa. Dai bella ragazza, non fare la donnina molesta.
La natura non fa salti, non fa nemmeno passi
Ti svegli ed è mattina presto, o le quattro del pomeriggio, o le sei. Dalla
finestra osservi la neve sulla strada.
Chiedi ad una canzone affinché ti riempia, ma non è mai abbastanza.
Provi allora a svuotarti totalmente, ma tutto quello che vien fuori è
sperma, sudore e vomito. Perché non hai altro dentro di te. Perché è di
questo che è fatta la tua realtà.
Viviamo nella migliore epoca possibile, o nella peggiore, o in una
intermedia.
La nostra, come tutte le altre, è una civiltà delle immagini.
Le femmine hanno le loro cose.
Ci svegliamo alle cinque e andiamo a fare il nostro lavoro. Il nostro
lavoro, che ci occupa tutta la giornata, è far finta che ne abbiamo uno.
Perché non possiamo proprio vivere nella realtà.
Sei triste perché lei ti ha lasciato. Ma cosa cercavi? In lei non cercavi
materia ma senso. Volevi che soddisfacesse la tua sete di spiritualità, la
tua sehnsucht. Perché la nostra è una voracità insaziabile. Perché non
sono fighette o stronzate ciò di cui abbiamo bisogno.
E allora allarghi il tuo sguardo e ti consoli pensando che in fondo è solo
una donna. E allora non soffri più per lei perché stai soffrendo per tutto
il resto.
I problemi son buoni perché ci danno di che distrarci. E le cose belle
pure, ci aiutano a dire <<si si, no no>>.
I problemi ci aiutano a scrivere libri di successo e a farci drizzare
l’uccello quando serve.
No, non è la realtà ciò di cui abbiamo bisogno, ma qualche altra bella
parola, qualche altra bella figa, qualche altra immagine suggestiva.
Le donne non sono altro che un nome e un corpo. Non la ragione, o
quello che ci manca.
Nessun nome, nessun corpo potrà mai colmarci o cancellarci. Nessuno
farci esistere davvero. Nessuno farci diventare, o farci credere di essere
qualcosa in più di un nome ed un corpo noi stessi.
I riti servono per dare un’aura di sacralità alla vita, ma la vita non è
sacra. I riti sono quindi sciocchezze.
Occorrono riti laici, svuotati di tutto e riempiti dell’enso infinito. Perché
l’uomo non può sopravvivere senza.
Non dobbiamo dolerci di tutte queste domande e di tutte queste vagine.
La musica non può assolvermi, il cinema non può assolvermi.
Vi svegliate la mattina, o la notte, o chi sa quando e vi dimenate
stupidamente per riempire quel vuoto che avete nel cuore e nello
stomaco. Quel vuoto che nessuna opera d’arte, nessuna droga, nessuna
figa e nessun cazzo potrà mai riempire.
Quel vuoto incolmabile fatto della materia intangibile di cui sono fatti
gli incubi. Non le stelle ma i buchi neri.
Io vi invito a dimenticare.
Io vi offro la pace e la guerra che sono già in voi.
Perché, se è vero che non possiamo vivere nella realtà, è anche vero che
ci siamo stufati di inventare cazzate.
Ieri, oggi e Luther Blissett
Ritratto di Luther Blissett, pornografo e terrorista
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