![Free-eBooks.net](/resources/img/logo-nfe.png)
![All New Design](/resources/img/allnew.png)
Duchamp non è concepibile nel contesto culturale che lo celebra; in esso
costituisce uno scandalo, un’anomalia logica insanabile.
Duchamp è in assoluta contraddizione col sistema, ed io lo distruggerò
per non dover distruggere il sistema.
Non sarà la distruzione di un’opera d’arte quanto la sua liberazione, la
sua emancipazione dalle vostre prigioni ideologiche e il suo
affrancamento dal vostro sequestro a scopo di estorsione.
Sarà la distruzione allegorica delle nostre catene cognitive, l’ipostasi
della nostra apocalissi culturale.
Non sarà un’eccentrica operazione di propaganda. Sarà la fine della
civiltà occidentale.
Distruggere Sdqqhood
l udglfdol kdqqr frvwlwxlwr, frvwlwxlvfrqr, xqd dqrpdold
lqvrvwhqleloh qho sdqrudpd vrfldoh, srolwlfr h fxowxudoh lwdoldqr h
joredoh. orur kdqqr udjlrqh vxoo’lqwhur vlvwhpd, ulvshwwr do txdoh
vrqr dqwlwhwlfl, lqfrpsdwlelol.
txhvwd glvrprjhqhlwà, txhvwd dqwlqrpld è irqwh gl xqd whqvlrqh
orjlfd lqvrvwhqleloh fkh ghyh hvvhuh ulvrowd. txhvwd frvflhqcd
lqfuhvflrvd h udglfdoh ghyh hvvhuh holplqdwd, dowulphqwl vduheeh
o’ruglqh prqgldoh d gryhu hvvhuh vryyhuwlwr. sdqqhood è xqr
vfdqgdor lqlqwhjudeloh, hg è lq dvvroxwd frqwudgglclrqh fro vlvwhpd.
glvwuxjjhuò sdqqhood shu qrq gryhu uryhvflduh lo vlvwhpd. vduò lo
jlxgd gl erujhv: dppdcchuò shu vdqwlilfduh.
L’acceleratore esistenziale
<<Se le cose paiono sotto controllo non stai correndo abbastanza>>
Mario Andretti
<<Abbiate fiducia nel progresso che ha sempre ragione anche
quando ha torto>>
Filippo Tommaso Marinetti
Quella dell’accelerazione è una nostra esigenza etica.
Non ci occorrono destinazioni o contenuti: quello che ci serve è
un’accelerazione.
<<Oggi la sola rivoluzione nelle cose non è più nel loro superamento
dialettico, ma nella loro elevazione alla potenza X, che può essere quella
del terrorismo, dell'ironia o della simulazione. La dialettica non ha più
corso, ma l'estasi>> (Baudrillard).
Siamo in una logica d’escalation, di accelerazione: una logica stringente
che ci cinge il collo.
La nostra fantasia ha intrapreso una partita di potlach, una gara al rialzo
dalla quale non possiamo ritirarci. Questo gioco è necessario alla nostra
sopravvivenza psichica, è una nostra profonda esigenza spirituale.
Siamo degenerati nel nichilismo e <<cosa può fare il pensiero critico, il
pensiero del negativo, contro lo stato di degenerazione? Nulla. Per
pensare i fenomeni estremi occorre che esso stesso diventi fenomeno
estremo, che abbandoni ogni pretesa critica, ogni illusione dialettica,
ogni speranza razionale e che entri, come il mondo, in una fase
paradossale, in una fase ironica e parossistica>> (Baudrillard).
Il parossismo è lo spirito storicistico del nostro tempo; e noi non
possiamo evitare che lo spirito di cui siamo cosparsi si incendi.
Siamo volenti per necessità. Siamo dovuti farci terroristi perché è questo
ciò che il nostro tempo ci ha offerto, ciò che la nostra estetica ci ha
imposto.
<<Quello che guadagnano i terroristi, lo perdono i romanzieri. Il potere
dei terroristi di influenzare la coscienza di massa è la misura del nostro
declino in quanto forgiatori di sensibilità e del pensiero. Il pericolo che
essi rappresentano è pari alla nostra incapacità di essere pericolosi>>
(De Lillo).
Il parossismo del nostro tempo è dentro e fuori dagli schermi; è davanti
ai tuoi occhi (lo stai leggendo) e dietro di essi.
Se la vita è un destino dobbiamo accelerarne il corso; se è una malattia
affrettarne il decorso. Se è un’ascesa o una caduta non importa,
accelerare.
Dobbiamo venerare il secondo principio della termodinamica.
Dobbiamo raggiungere l’acme, eliminando dal dizionario il termine
<<energia potenziale>>.
Se la comunicazione è mendace dobbiamo esaurirla. <<In un mondo
essenzialmente falso la veridicità sarebbe una tendenza contronatura:
una tale tendenza potrebbe avere senso soltanto come mezzo per un
peculiare elevamento a potenza della falsità>> (Nietzsche).
Se tutto scorre, non dobbiamo far altro che far scorrere tutto.
Dobbiamo recitare fino in fondo la nostra parte, col rischio di
dimenticare chi siamo oltre il copione. Dobbiamo sollevare ogni
coperchio, investire ogni copeco, <<esplorare il dominio del male fin
tanto che non rimanga nemmeno più una briciola di mistero>> (Miller).
<<Dobbiamo scegliere il nostro campo, come fecero Kafka, Jarry,
Duchamp e Nietzsche: i sofisti contro i filosofi, i dissimulatori contro gli
assimilatori>> (Lyotard); come Sade e Lautréamont: andare fino in
fondo; bestemmiare il bestemmiabile; <<far vomitare all’uomo tutto il
male che è capace di vomitare>> (Sade); spingere il pensiero alla
saturazione; esaurire gli spazi ideologici in cui trovare rifugio; risolvere
tutti gli enigmi, col rischio di veder spegnersi le stelle.
<<Dobbiamo andare veloci. Dieci anni per assorbire una cultura,
vent'anni per espellerla e vomitarla (ci vuole sempre più tempo). Niente
è interessante, se non percorre l'intero ciclo dell'uccisione simbolica
della cultura>> (Baudrillard). Se non possiamo più parlare perché si è
detto tutto, allora ci adopereremo per accelerare il darwinismo dei segni,
per organizzare la trappola maltusiana del senso.
Occorre una Banda Nova che operi per <<creare ed aggravare conflitti
che portino all’esplosione di un pianeta cioè ad una nova>>
(Burroughs). Occorre <<una distruzione ancora più radicale. Qualcosa
che non dia la possibilità di sostituire Tlon con qualcosa di ancor più
cristallino ma, probabilmente, micidiale. Propongo di sbriciolare il
meccanismo psicologico di adesione a questi sistemi, mostrandone la
putredine. Come? Accelerando al massimo il processo>> (Blissett).
Occorre sovversione e sradicamento. Occorre una nuova conoscenza del
mondo, un incremento di coscienza nel senso di una perdita di
conoscenza.
Occorrono continue catastrofi, rivolgimenti, rovesciamenti.
Accelerare necesse. Cavalcare necesse l’onda del parossismo. <<Se non
avete disperato della vostra vita perché ogni giustizia era persa insieme
alla commensurabilità, se non siete corsi a riparare un’ignobile
disperazione sotto l’autorità di un grande significante in grado di
restaurare questa geometria, se invece pensate come il vostro servitore
che il momento è giunto di invalidarla del tutto, di accelerare la sua
decadenza>> (Lyotard).